Il Tempio Maggiore, la sinagoga più importante di Roma, rappresenta il luogo di culto principale all’interno del quale si radunano e hanno luogo i più importanti riti religiosi della Comunità Ebraica Romana. La Sinagoga, la più grande d’Europa, venne costruita dopo l’unità d’Italia quando l’allora Re, Vittorio Emanuele II, fece demolire e ricostruire l’ormai fatiscente ghetto. In un momento di distensione politica e religiosa, cancellato poco dopo dalla ferocia e dalla violenza del nazismo, fu indetto un concorso per la costruzione del nuovo tempio vinto dai due architetti Vincenzo Costa e Osvaldo Armanni allievi del famoso architetto Calderini. Per volontà degli stessi ebrei romani, il nuovo Tempio fu fatto sorgere fra i due simboli che testimoniavano la ritrovata libertà romana; il Campidoglio ed il Gianicolo cosicché fosse visibile da ogni punto panoramico della città. I lavori iniziarono nel 1901 e terminarono nel 1904 con l’inaugurazione del Tempio.
La mancanza di antichi modelli ma soprattutto la volontà di distaccarsi dai modelli del cattolicesimo, impose agli architetti di privilegiare più l’architettura che lo stile così da realizzare un edificio eclettico ispirato a forme assiro-babilonesi. All’interno dell’edificio, dall’elevato effetto monumentale grazie alle decorazioni geometriche e floreali che si ripetono sulle pareti e sulla cupola, ci sono gli uffici della Comunità Ebraica di Roma, l’Ufficio Rabbinico, il bagno rituale, il Tempio Spagnolo, l’Archivio Storico e il Museo Ebraico di Roma. Come testimonianza del secolare legame con la cultura italiana, il Tempio Maggiore è stato anche luogo della prima visita di un Pontefice Romano in un luogo di culto ebraico;il 13 aprile 1986 Papa Giovanni Paolo II fu accolto dal Rabbino Capo Elio Toaff. Successivamente, nel gennaio 2010 Papa Benedetto XVI compì una seconda visita al Tempio romano visitandone anche il museo.

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