L’idea che ha portato alla realizzazione del MACRO, Museo d’Arte Contemporanea di Roma, nasce al fine di promuovere la conoscenza dell’arte contemporanea, in un progetto iniziato tra la fine del XIX° secolo e l’inizio del XX°, con il nome di Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma.
Il primo blocco della collezione risale al 1883 quando il comune di Roma acquisì alcune opere d’arte provenienti dall’Esposizione Internazionale di Belle Arti, dando così il via ad una esposizione che, nel corso degli anni, ha acquisito un numero sempre maggiore di opere esposte di volta in volta in luoghi differenti.
Il museo con la denominazione MACRO è stato inaugurato l’11 ottobre 2002 con la direzione affidata a Danilo Eccher; oggi al suo interno prendono vita iniziative sperimentali che ospitano tutte le figure che partecipano attivamente alla creazione e alla produzione artistica e culturale contemporanee dando vita a un programma articolato ed eterogeneo che si concretizza nelle tre aree MACROExpo, MACROLab e MACROLive.
Il museo conta due sedi per le quali sono stati sviluppati percorsi specifici; il MACRO di via Nizza 138, situato nel cuore del quartiere romano Salario-Nomentano, occupa parte dell’edificio che fino al 1971 ospitava la Società Birra Peroni e deve la sua attuale configurazione all’arch. francese Odile Decq.
Il MACRO Testaccio  si sviluppa all’interno di due padiglioni del’ex mattatoio di Testaccio, in un complesso che è al centro di un progetto di riqualificazione volto a rafforzare la sua naturale vocazione di polo di ricerca e produzione artistica.

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MACRO

MACRO TESTACCIO