Il Museo Nazionale del Palazzo di Venezia è uno dei sette Musei Statali di Roma e fa parte del Polo Museale di Romano.
La costruzione del palazzo che ospita l’esposizione iniziò a partire dal 1455 per volere del cardinale veneziano Pietro Barbo eletto Papa qualche anno più tardi. Con la collaborazione del nipote Marco Barbo furono realizzati i tre saloni monumentali e il Viridarium, un giardino porticato posto fra l’attuale Piazza San Marco e Piazza Venezia.
La nascita del Museo risale invece al 1926 quando l’edificio venne ripreso dall’Austria, che dopo il trattato di Campoformio del 1797 lo aveva utilizzato come sede diplomatica a Roma. Il Direttore Federico Hermanin portò al suo interno oggetti provenienti dal Museo Kircheriano, dalla Galleria Nazionale d’Arte Antica e le collezioni raccolte a Castel Sant’Angelo per l’Esposizione Internazionale d’Arte del 1911, seguendo le regole del museo di ambientazione. Successivamente si aggiunsero altrettante famose raccolte d’arte, fra cui: le armi del Conte Carlo Calori, i dipinti medievali e rinascimentali del lascito di Enrichetta Hertz; le porcellane e i dipinti del principe Fabrizio Ruffo di Motta Bagnara; le medaglie di Paolo II dell’antiquario Scipione Bonfili. Nel secondo dopoguerra, grazie alla direzione di Antonino Santangelo, il museo acquisì l’estensione più ampia grazie all’arrivo delle importanti collezioni di sculture in bronzo e terracotta Gorga, Pollak e Auriti, oltre a vari doni e lasciti. Dal 1983 le collezioni sono allestite lungo le sale dell’appartamento Cybo che oggi ospita raccolte divise per tipologia: dipinti, sculture lignee e pastelli, cui seguono, nel corridoio dei cardinali, le porcellane, bronzetti, mobili, maioliche, terrecotte, armi, mentre nel loggiato esterno è il lapidario.

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Galleria fotografica (Foto prese dal sito www.museopalazzovenezia.beniculturali.it)