Il Teatro di Marcello rappresenta uno dei Teatri più antichi della Capitale originariamente sede di ludi scenici, riti sacri e giochi oggi Parco Archeologico meta per turisti ma anche location per concerti di musica classica come il Festival delle Nazioni e le Notti Romane al Teatro Marcello.

La costruzione del teatro iniziò per volere di Giulio Cesare con l’obiettivo di primeggiare rispetto a quello realizzato da Pompeo nel Campo Marzio; vennero quindi espropriate vaste aree di terreno e demoliti edifici fra cui templi sacri per far posto alle fondamenta del Teatro.

Molto poco fu comunque realizzato prima che Giulio Cesare morisse e i lavori furono ripresi da Augusto che, grazie al suo denaro, espropriò una’area ancora più vasta innalzando un edificio più grande di quello progettato in origine.

L’inaugurazione ufficiale avvenne nel 13 a.C. con grandi giochi in onore di Marco Claudio Marcello  (da cui il nome del Teatro) nipote di Augusto designato come erede dopo che l’imperatore gli aveva dato in moglie la figlia Giulia ma che perse la vita prematuramente.

Durante il Medioevo l’edificio fu insidiato da una serie di piccole costruzioni interne che lo portarono ad assumere, in relazione all’esigenza dell’epoca, l’aspetto tipico del Castello Fortificato; inizialmente proprietà dei Pierleoni, poi deia Fabi e infine dei Savelli che realizzarono, grazie a Baldassarre Peruzzi, il Palazzo che ancora oggi è presente sopra le arcate della facciata. Durante il XVIII secolo la proprietà passo alla famiglia Orsini fino agli espropri avvenuti negli anni trenta e ai lavori di liberazione durante i quali vennero abbattute le molte botteghe e abitazioni che occupavano e arcate e lo spazio circostante.

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