Anche quest’anno il Vittoriano saluta l’avvento della primavera con una mostra che ha come protagonista un calibro da novanta: Salvador Dalì.

Ogni mattina mi sveglio e, guardandomi allo specchio, provo sempre lo stesso ed immenso piacere: quello di essere Salvador Dalì.

“Salvador Dalì un artista un genio” è questo il titolo della grande mostra presso il Complesso del Vittoriano con cui la capitale omaggia il genio catalano, padre del surrealismo oltre che uno degli artisti più in voga e stimati del secolo scorso, a sessant’anni dalla sua ultima retrospettiva romana.

In collaborazione con la Fundació Gala-Salvador Dalí l’esposizione romana attraverso 103 opere tra olii, disegni e acquarelli, oltre a moltissimi documenti, fotografie, filmati, lettere, oggetti vuole far rivivere ai visitatori il cammino umano e artistico del grande Maestro spagnolo proprio perché non si può prescindere dal raccontare il Dalì uomo per raccontare il Dalì artista.

Per raggiungere questo obiettivo la mostra è suddivisa in vari focus che, iniziando con una sezione introduttiva sul Dalì uomo e personaggio, spaziano dall’influenza dell’arte italiana sul suo stile, fino ad un’inedita sezione che, grazie al contributo scientifico realizzato in occasione della mostra, racconterà il rapporto tra Dalì e l’Italia.

Attraverso una ricostruzione vengono infatti svelati i molteplici punti di contatto che Dalì ha avuto con l’Italia e i suoi più grandi artisti: un filo rosso, nascosto fino ad oggi ai meno attenti, rievoca i suoi viaggi fra Roma, Venezia e anche Bomarzo dove visita quei giardini popolati da mostri che sembrano venir fuori dalle rocce animate dei suoi dipinti.

Si fa luce, inoltre, non solo sullo scambio fecondo con gli artisti del passato e suoi contemporanei, dall’ossessione per Raffaello e più tardi per Michelangelo fino alle suggestioni del mondo di Valori Plastici e di De Chirico, ma anche quello con registi, attori, industriali come Luchino Visconti, Anna Magnani, Alberto Alessi. E’ infatti grazie a Luchino Visconti che nel 1948 Dalì collabora alla messa in scena di “Come vi piace” di Shakespeare che debutta al Teatro Eliseo (interpretato da Vittorio Gassman, Rina Morelli, Paolo Stoppa e un semiesordiente Marcello Mastroianni). Ma non è questo l’unico contatto italiano ricostruito dalla mostra: c’è la casa di produzione Alessi per cui progetta un “oggetto inutile” la Rosso Antico per cui realizza tre bottiglie differenti; il Teatro La Fenice che lo vede nelle vesti di scenografo di balletti;… e molto altro elegantemente e sapientemente raccontato ai fortunati visitatori attraverso fotografie d’epoca, un album che apparteneva a Visconti, documenti vari, la corrispondenza tra i due e un paio di costumi originali.

INFORMAZIONI UTILI

Orario di apertura:

Lunedì e giovedì 9.30 – 18.30

Venerdì e sabato 9.30 – 22.30

Domenica 9.30 – 19.30

Telefono:

06. 6780664

Costo Biglietti:

• Intero: € 12,50;
• Ridotto: € 9,00 per i visitatori con età inferiore ai 26 anni e maggiore ai 65 anni.

Dove:

Complesso del Vittoriano – Via di San Pietro in Carcere, 00186 – Roma

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